Pressione Alta >
L’ipertensione (o presssione arteriosa alta) è ormai una malattia molto comune che colpisce più di un quarto della popolazione mondiale adulta e, superati i 60 anni, la percentuale sale a più del 60%. Le tre maggiori conseguenze debilitanti delle malattie cardiovascolari sono l’ictus, l’infarto cardiaco e l’arresto cardiaco ed il più importante fattore di rischio di queste condizioni è la pressione arteriosa alta. In Inghilterra circa 7.5 milioni di persone sono attualmente in cura per ipertensione e si stima che per altre 8 milioni di persone affette da ipertensione, invece, la malattia non è mai stata diagnosticata. Ogni anno in USA, le malattie cardiovascolari contribuiscono a più di 500,000 ictus e a 1.25 milioni di eventi coronarici. E’ dimostrato che un efficace abbassamento della pressione arteriosa riduce del 40% il rischio di ictus e di attacchi cardiaci. Si rivela inoltre che è possibile ottenere un efficace abbassamento della pressione arteriosa non solo nei centri specialistici, ma anche tramite l’assistenza sanitaria primaria.
Ad ogni modo però, è ben noto che la gestione dell’ipertensione è ben lontana dall'essere adeguata - infatti, nella metà delle persone ipertese la malattia non viene diagnosticata, la metà delle persone alle quali l’ipertensione è stata diagnosticata non è in cura e la metà dei pazienti in cura viene invece trattata inadeguatamente. Un gran numero di esperimenti clinici hanno dimostrato che se la pressione arteriosa viene portata al livello ottimale (grazie all’uso delle medicine antiipertensive), i casi di ictus ed attacchi cardiaci vengono dimezzati. C’è pertanto l’obbligo di diagnosticare e trattare l’ipertensione in modo rapido ed efficace.